RONNIE, MIO PADRE di J. Le Carré: elegante memoir sulla figura paterna


Ronnie mio padre è un libro che nasce da una 'furbata' della Mondadori, che ha ben pensato di pubblicare nel 2006 un testo che John Le Carré aveva pubblicato in origine su un periodico quattro anni prima. Quindi quello di Ronnie mio padre non è il solito Le Carré, ma è piuttosto Mr. David Cornwell che con stile elegante e un pizzico di humor inglese ci serve un breve memoir dove fa i conti con la propria figura paterna. Una figura parecchio ingombrante, per non dire imbarazzante. 

Il padre di Le Carré fu, infatti, un imbroglione matricolato, sfrontato, affabile, amante del lusso e dell'eleganza, che permise ai figli di frequentare scuole al di sopra delle loro possibilità (magari senza pagare la retta) e che non si faceva scrupolo di spillare denaro per i suoi fini persino al figlio scrittore di successo (questo bel tomo qua sotto).



Riflettendo su Il sarto di panama ho già accennato a come l'ombra del padre di Le Carré si proietti poderosa sulla sua opera

Inoltre, è evidente che fra i lasciti paterni ci dovette essere l'arte della dissimulazione, indispensabile per il giovane David Cornwell e suo fratello maggiore, corpi estranei, figli di un maneggione che finì più volte in galera, a contatto con la classe agiata della classista Inghilterra. Forse, a ben vedere, fu questa la più preziosa eredità che Ronnie trasmise al figlio David.

Dunque in Ronnie mio padre c'è in controluce tutta la poetica di Le Carrè. Tuttavia, non so quanto possa interessare a chi non apprezza l'autore inglese.

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