LA COSPIRAZIONE DELLE COLOMBE di V. Latronico: bello all'80% e anche di più.


Proprio mentre stavo leggendo questo La cospirazione delle colombe, romanzo di Vincenzo Latronico del 2011, il mio amico Silvio (non il Berlusca: frequento un buon numero di debosciati, ma depravati nessuno, che io sappia) mi ha detto che a lui è piaciuto abbastanza, "all'ottanta per cento", per la precisione.

Confermo. Anche io direi che circa l'80% di La cospirazione delle colombe mi è piaciuto. Forse anche qualcosina di più, perché il libro è scritto in maniera chiara e articolata, i personaggi sono piuttosto credibili e ben costruiti, mentre la lettura scorre fluida, coinvolgente, con qualche momento di stallo che però considero fisiologico in quasi ogni narrazione che abbia la pretesa di raccontare qualcosa di più di una bella storia. 



Soltanto, talvolta, spunta qualche pagina che pare messa insieme per andare incontro a un gusto che, se non mi inganno, è soprattutto nostrano e consiste nello scrivere periodi brillanti, ricchi di ironia e di inventiva, ma anche autocompiaciuti e artificiosi. Sembra di sentire gli applausi dell'editor mentre li leggi, questi brani, eppure non credi a una parola di ciò che stai leggendo. Capitano interi romanzi scritti secondo questa modalità perniciosa, ma sovente di successo. (Una produzione letteraria che probabilmente è il correlato della produzione televisiva, scritta da giovani rassegnati, accondiscendenti verso se stessi e la realtà che abitano, giovani e meno giovani che danno tutta l'impressione di non conoscere la vita e il mondo o di non aver avuto l'occasione di conoscerli e che ciononostante nemmeno hanno la modestia di immaginare qualcosa di 'altro', per cui ci raccontano la loro realtà imbellettata, lustrata o sporcata ad arte, comunque fasulla, forse aumentata, sì, ma di qualcosa irrilevante. Corsivo perché si tratta di una mia considerazione che prescinde da questo romanzo.) Ecco, ogni tanto anche Latronico, che pure è davvero bravo, ricade in questo inciampo. 

Malgrado ciò, va sottolineato, in generale Latronico in La cospirazione delle colombe ha dispiegato una narrazione non facile, intessuta di episodi e di vite per certi aspetti quasi da commedia all'italiana, ma per tanti altri versi drammatici, offrendo in genere soluzioni narrative che fanno applaudire anche il lettore oltre che l'editor.

Ripeto, Latronico è bravo. Per lui si tratterà di mettere a fuoco le idee. E allora scriverà un libro di quelli che sanno raccontare lo spirito del tempo così bene da essere ignorati dal premio Strega e compagnia bella.

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