IL DEMONE MESCHINO di Fëdor Sologub: la discesa agli inferi di Peredònov

 

Il demone meschino, romanzo di Fëdor Sologub pubblicato nel 1905, è stato definito "il più perfetto romanzo russo dopo Dostoevskij" (da D. S. Mirskij). Esagerato, probabilmente, benché il libro sia davvero valido e ben scritto.

Il demone a cui si riferisce il titolo è quello che divora il protagonista, che gli fa pensare e commettere le azioni più vili e meschine nella provincia russa di inizio '900 e che lo farà sprofondare nella pazzia. Il ritratto di Peredònov, personaggio ambizioso e vile, disposto a tutto per ricavare i più gretti vantaggi, è dipinto con maestria. La critica al tipo umano vale ieri come ai giorni nostri, in cui l'avidità è ormai assurta a valore sociale di primo rango. La graduale discesa agli inferi di Peredònov è il giusto scotto che egli deve pagare, eppure, la sua uscita di scena non cancella lo sfondo della provincia zarista, decadente e umanamente misera.

L'epoca d'oro della grande letteratura russa nel 1905 era ormai terminata, certo, ma Il demone meschino rappresenta una bella prova narrativa in un periodo per la letteratura meno sfavillante di qualche decennio prima.

Commenti

Post popolari in questo blog

I RACCONTI DI SEBASTOPOLI di Lev Tolstoj: dall'eroismo di Putin a quello di Tolstoj

I fratelli Karamazov di F. Dostoevskij ovvero Quel che Fëdor aveva da dire

Elvis Presley. (L'ultimo treno per Memphis; Amore senza fine) di P. Guralnick: storia di un talento sciupato