VIVERE LA MUSICA di Roman Vlad: uno sguardo a volo d'uccello, troppo.


Questa autobiografia del maestro Roman Vlad, musicista, musicologo, direttore di enti musicali, uomo dalla lunga e invidiabile vita, inizia col piede giusto, raccontando l'infanzia del giovane rampollo di un famiglia aristocratica rumena durante gli anni '20 in un territorio adiacente a URSS e Polonia, non esattamente destinato alla pace. Il secondo conflitto mondiale spazza via le proprietà della famiglia e disperde la famiglia stessa. Roman Vlad nel frattempo diviene un pianista promettente e si trasferisce nell'Italia ancora fascista. 



Con la fine delle intense vicende familiari il racconto della vita di Roman Vlad si trasforma nel flusso di figure di grandi musicisti che ha incontrato nella sua lunga vita. Protagonisti della musica del '900 sono delineati brevemente, rimanendo tuttavia abbozzi non approfonditi, benché non pochi siano notevoli ed affascinanti anche per i non addetti ai lavori. Cosicché l'elenco dei grandi nomi risulta impressionante, ma talvolta poco incisivo, nel complesso farraginoso e dispersivo.

La vita e le amicizie del maestro Roman Vlad potevano essere rese in maniera più piacevole e approfondita. Il titolo del volume prometteva un immersione nella musica, non uno sguardo a volo d'uccello.

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