OGNUNO MUORE SOLO di Hans Fallada: da una storia vera un libro imperfetto.


Ognuno muore solo, pubblicato nel 1947, è la rielaborazione letteraria da parte di Hans Fallada dell'inchiesta della Gestapo che finì con la condanna a morte di due coniugi ormai anziani. Anna e Otto Quangel, lui caporeparto in fabbrica, lei casalinga, aprono gli occhi sulla barbarie del regime nazista dopo la notizia della morte del figlio al fronte. Cominciano a distribuire per i caseggiati della loro Berlino cartoline di appello alla ribellione. Una storia, vera, sulla solitaria resistenza di due persone comuni.

Malgrado le oltre 800 pagine il libro è stato scritto in appena 24 giorni. Il risultato finale probabilmente ne risente, si nota una certa mancanza di accuratezza. Hans Fallada non poteva fare meglio: era stanco e malato, compose il libro e morì poco dopo.

L'argomento è coinvolgente, almeno per me, comunque non lascia indifferenti e, tutto sommato, la narrazione è piuttosto avvincente.

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