LUI È TORNATO di Timur Vermes: il Führer fra noi (e in noi)


Adolf Hitler si risveglia nella Berlino del 2011. I suoi ricordi sono fermi agli ultimi giorni dell'aprile 1945, nel suo bunker. Con un po' di fortuna riesce ad adattarsi perfettamente ai nostri tempi.

Timur Vermes è bravo a divertire il lettore facendo raccontare dal Führer in prima persona le sue vicissitudini nel mondo d'oggi. Equivoci e situazioni esilaranti non ne mancano.

La vera abilità dell'autore però sta nella demistificazione di certi aspetti della società contemporanea (tedesca, in particolare) attraverso le parole di Hitler. Quando il 
Führer naviga su internet ci fa ridere. Ma quando, riflettendo sul fatto che la manutenzione delle strade tedesche è eseguita in genere da operai stranieri, dice che se avesse saputo quanto poco costava un operaio polacco si sarebbe risparmiato di invaderne il paese, fa paura.

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