IL GIUDICE ISTRUTTORE di Anton Čechov: lo sfolgorio della normalità


Quarto volume della raccolta completa dei racconti di Anton Pavlovič Čechov, il primo che mi è capitato di leggere. Il periodo di composizione gravita attorno al 1885, quando l'autore aveva circa venticinque anni.

Col suo stile pacato, ma non minimalista
Čechov mette in scena un caleidoscopio di episodi e caratteri diversi, ponendo l'attenzione su egoismo, avidità, ipocrisia, per contrapporle a sincerità, semplicità e innocenza.

Tutto così normale che talvolta ci si chiede perché leggerlo. Forse perché pare ci sia una sorta di luce che avvolge i personaggi e li rischiara. L'abilità di Cechov sta davvero nell'infondere con pochi tratti vita autentica ai suoi personaggi e nel rendere emozionanti eventi al limite della normalità in un alternarsi di tensione e lirismo.

Secondo me il Nobel per la Letteratura Alice Munro ha imparato almeno qualcosa dell'arte del racconto da 
Čechov.

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